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Come resistere alla tentazione di dare una compagnia al nostro Utrillo? Una cosa era certa: la femminuccia sarebbe stata come quelle che avevamo visto in una esposizione della Unione Internazionale Schnauzer e Pinscher (ISPU) a Colonia. Schnauzer tipiche, compatte, tornite ed espressive. Avevamo già notato una di queste in una fotografia apparsa sulla rivista del Klub tedesco: AGNETHA von der Goliathhöhe; ma vederle dal vero era tutt'altra cosa !
Prenotammo subito la prima scelta della prossima cucciolata dagli stessi genitori di Agnetha, di Britta e di Bellinda, che avevamo sotto il nostro sguardo ammirato.
19 maggio
1991: Helmut telefona da Oberhausen. I cuccioli di Zando
e di Jacky erano nati. Non poteva esserci sorpresa
migliore per il compleanno di Alessandro, nato quello stesso giorno di
maggio.
La prima scelta tra le femminucce
sarebbe stata per noi.
Andammo a ritirarla alla fine
di luglio. Gli altri fratellini e sorelline avevano già raggiunto
le loro destinazioni; rimanevano lei, Flor, e suo fratello Fürst,
che era già stato prenotato, ma che ci saremmo portati via volentieri
con Flor, tanto era bello, robusto e simpatico. E poi era commovente assistere
alla separazione tra i due fratelli cucciolotti.
La fotografia che apre il sito
internet degli amici Helmut e Sigrid
Weiß
si riferisce proprio a quel momento.
Dopo un viaggio di più di 1000 Km., durante i quali la piccola Flor dovette necessariamente abituarsi all'auto e a noi, giungemmo a casa, andammo a ritirare Utrillo e la barboncina Anja dalla pensione e presentammo la nuova arrivata, che si spaventò a vedersi arrivare di gran carriera quel cubo di energia che era il giovane Utrillo !
Il giorno dopo Flor era già dei nostri, ce la portavamo ovunque ed era l'ombra di Utrillo, che imitava in tutto e per tutto.
Notammo subito le sue caratteristiche di pelo, molto ..."tedesco", ossia duro, fitto, aderente e scuro, quindi con una corta e ispida barbetta sul musetto. Per la verità ci sembrava una po' strana, la chiamavamo "capretta", ma avremmo presto apprezzato le caratteristiche di quel mantello, di un bellissimo pepe sale e molto facile da toelettare ! In quanto alle difese (sopracciglia e barba), giudicate voi...
Rivelò ben presto la sua
"personalità" collaborando con Utrillo e Anja - che veramente la
snobbava, per gelosia - e soprattutto giocando
a contendere il gioco preferito di Utrillo, la pallina ! Era
divertente assistere alle manovre diversive per distrarre Uti e sottrargli
la preda, che il maschio, più veloce, raggiungeva regolamente
per primo.
Lei cominciava ad annusare il
terreno freneticamente, lui accorreva incuriosito, abbandonava la
pallina e ...voilà ! Il giochino finiva tra i denti di Flor !
Era uno spettacolo vederli correre
nei prati e saltare i fossi in parallelo
!
Anche per lei giunse il momento
della verifica in esposizione, senza
mezze misure.
La presentammo in classe giovani
nientemeno che alla Bundessiegerzuchtschau di Dortmund nel '92, quando
Uti fece il migliore di razza e lei si piazzò ad un onorevolissimo
secondo posto in un ring di giovani insolitamente numeroso. Altrettanto
prestigioso fu la seconda classifica alla Jahressigerauslese, sempre in
classe giovani; anche in quell'occasione il suo amato Utrillo si era qualificato
come il miglior medio pepe sale !
Niente male come inizio. Così, incoraggiati dai giudizi lusinghieri di autorevoli giudici della patria dello schnauzer, le facemmo proseguire la carriera espositiva.
In verità noi non amiamo alla follia le esposizioni; per noi queste sono esclusivamente uno strumento per conoscere le valutazioni tecniche di esperti della razza e un osservatorio sulla evoluzione dell'allevamento. Inoltre forniscono un accertamento ufficiale del valore morfologico e - in parte - caratteriale di un esemplare. Insomma, è indispensabile frequentarle se si vuole allevare con cognizione di causa.
Bene, anche con Flor - come già
con Utrillo - potemmo limitare al minimo la nostra partecipazione alle
mostre: poche, importanti, qualificate da giudici di grande competenza.
In breve Flor raggiunse i titoli
necessari per essere proclamata campionessa
italiana, internazionale, campionessa tedesca di bellezza, campionessa
del Klub tedesco.
Il suo nome è inciso su
una delle targhette d'argento incastonate
nella base del Trofeo per la miglior
femmina della Landesgruppezuchtschau del Baden (il Raduno annuale di
tutti gli schnauzer dello stato del Baden).
Ma la miglior conferma del suo
valore sta in un'altra targhetta d'argento su quello stesso trofeo, la
targhetta col nome di sua figlia Bahia
! Talis mater, talis filia.
Flor è stata una guardiana
formidabile, ma nello stesso tempo sapeva accogliere con gioia
i nostri ospiti, ai quali portava immancabilmente un gioco per attirare
la loro attenzione e guadagnare le loro carezze.
E pure conservava qualcosa
di selvatico, che affiorava nel suo spiccatissimo istinto predatorio,
e che si è manifestato durante le due maternità
quando rigurgitava il cibo per svezzare i
cuccioli... istinto che ha trasmesso sia alla prima figlia,
Alicia,
che alla seconda, Bahia.
Flor
è stata una energica nonnina, capace di giocare con esuberanza con
l'amatissimo nipote Capitano e di
mettere in riga quello scapestrato di pronipote che è Don
Chisciotte, rappresentanti delle ultime due generazioni di schnauzer
che portano il nostro affisso grazie al contributo
determinante di Flor.
Flor ci ha lasciati il 5 luglio 2003